Nicolai Lilin

Nicolai Lilin

Nicolai Lilin, pseudonimo di Nikolaj Veržbickij (Николай Вержбицкий) (Bender, 12 febbraio 1980, è uno scrittore russo naturalizzato italiano.

Lilin sostiene la provenienza da una famiglia di tradizioni e origini siberiane. L'attendibilità della biografia dello scrittore e dei suoi romanzi di ispirazione autobiografica è stata messa in dubbio da alcuni giornalisti e studiosi, come l'antropologo americano Michael Bobick e lo storico russo Pavel Polian.

Lilin è lo pseudonimo da scrittore, scelto in omaggio alla madre dell'autore, Lilia. Le generalità complete sono registrate sui registri dell'anagrafe italiana come Nicolai Verjbitkii.[2] La trascrizione corretta del prenome sarebbe Nikolaj (come riportato in una nota del suo romanzo Educazione Siberiana), ma lo stesso Lilin ha preferito adottare l'uso dell'italianizzazione nella forma "Nicolai" per coerenza con quella registrata all'anagrafe italiana.

Molte vicende della sua biografia sono narrate nei suoi romanzi, in particolare l'Educazione Siberiana, che l'autore ha dichiarato essere un testo autobiografico. Tuttavia, dopo la pubblicazione del romanzo, critici e commentatori hanno revocato in dubbio l'attendibilità e l'accuratezza dei contenuti autobiografici.

Secondo quanto da lui stesso raccontato, i suoi antenati sarebbero appartenuti a una grande famiglia siberiana di esploratori, fuorilegge, cacciatori e mercanti, che aveva origini russe, polacche, ebree e tedesche. Sempre secondo il suo racconto, dopo la rivoluzione comunista del 1917 gran parte della famiglia sarebbe stata trucidata dai militari dell'armata rossa perché alcuni dei suoi membri erano accusati di brigantaggio. Nicolai avrebbe ricevuto il nome di uno dei suoi bisnonni, che sarebbe morto fucilato di fronte ai suoi familiari. Per sfuggire alle persecuzioni, il resto della famiglia si sarebbe trasferito nell'attuale Transnistria.

Secondo quanto dichiarato in un'intervista, Lilin avrebbe vissuto il battesimo della guerra a 12 anni, durante la guerra civile che scoppiò nel 1992 tra Moldavia e la Transnistria, che si era autoproclamata indipendente. Questo evento, insieme al dover crescere in un quartiere periferico considerato difficile, poiché ad alta concentrazione di criminalità, l'avrebbero costretto ad assumere un atteggiamento violento, anche se lui stesso non si è mai definito tale. Alla fine del conflitto, nella sua città era stata applicata una legge militare che per diversi anni successivi si era rivelata una forma di brutale repressione.

Nicolai era molto legato agli anziani della sua comunità, in particolare al nonno paterno Boris, l'uomo che dà l'impronta ad alcuni dei personaggi più carismatici dei suoi romanzi. Il nonno Boris, che sarebbe stato membro di una criminalità organizzata di stampo antico, avrebbe trasmesso al nipote le storie sugli Urka, una casta criminale dell'epoca zarista descritta da Nicolai nei suoi romanzi come un popolo di ribelli. Trascorrendo molto tempo con gli anziani, avrebbe appreso dai loro insegnamenti, e poi trasfusi nei romanzi, i valori dei "criminali onesti", presunti fuorilegge la cui azione sarebbe informata al rispetto un'etica, secondo un rigido codice morale con cui opporsi all'oppressione di quello che era giudicato come il potere corrotto.

Secondo quanto da lui dichiarato, all'età di diciotto anni avrebbe prestato servizio militare in Cecenia, nelle strutture di antiterrorismo. In seguito ha lavorato per diversi anni nelle strutture di sicurezza privata come consulente di antiterrorismo, in diverse zone di guerra, come Afghanistan e Iraq.

Nel 2004 si trasferisce in Italia, in Piemonte tra Cuneo e Torino, a Cavallerleone, poi dal 2010 a Milano.

Oltre a dedicarsi alla scrittura di romanzi, ha un laboratorio di tatuaggi a Milano, Il Marchiaturificio, e collabora con lo studio Tattoo Piuma Nera di Abano Terme. Scrive per L'Espresso, ha scritto per XL di Repubblica e per altre testate e collabora con diversi artisti. Progetta coltelli con la ditta Maserin e Paolo Pinna. Collabora anche con Tadpoles Tactics - USS The University of Strategic Shooting per la realizzazione di materiale didattico e informativo.