Petizione per i videoclip

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Siamo orgogliosi di comunicarvi che dopo l’incontro tra Stefano Salvati, Raffaella Tommasi, direttore artistico e coproduttrice di IMAGinACTION, e il Ministro Franceschini, lo stesso Ministro ha deciso il 22 gennaio di includere il videoclip nella nuova legge del cinema e dell’audiovisivo.

22 gennaio 2020 - ANSA.it
"Franceschini, il videoclip è un'opera d'arte"

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22 gennaio 2020 - ANSA.it
"Regista di Vasco, per video vinta lunga battaglia"

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APPELLO

Il videoclip è senza ombra di dubbio una delle più innovative e diffuse forme di comunicazione al mondo, ed è altresì innegabile che negli anni abbia contribuito a creare intere generazioni di creativi e che, con il passare del tempo, abbia certamente assunto connotati di vera e propria opera d'arte.

 Nonostante questo, il videoclip sembra essere però considerato negativamente dallo Stato italiano, che non lo ritiene eleggibile per godere del tax credit previsto per le produzioni audiovisive.

 PER LO STATO ITALIANO, INFATTI, I VIDEOCLIP MUSICALI SONO COME I FILM PORNO, I VIDEO CHE INCITANO ALL’ODIO O GLI SPOT PUBBLICITARI E NON POSSONO GODERE DEL TAX CREDIT.

La legge 14 novembre 2016 n. 220 nota come Disciplina del cinema e dell'audiovisivo (GU Serie Generale n.277 del 26-11-2016), prevede un credito d’imposta per le imprese cinematografiche e per la produzione di audiovisivi.
Originariamente la legge non ha fatto distinzioni tra i diversi prodotti dell’audiovisivo; tuttavia, il decreto del luglio 2017 ha provveduto a dare attuazione alla legge identificando i criteri di esclusione, e oltre a “opere audiovisive” con contenuti “a carattere pornografico” e che “incitano all’odio razziale, sessuale, di religione e nazionalità” ha inserito i video musicali considerati “a carattere promozionale di un artista” (quindi alla stregua di uno spot pubblicitario), dimenticando probabilmente decenni di evoluzione artistica e tecnologica del videoclip.

Tutto questo sembra anche ignorare il fatto che le televisioni, le piattaforme e i media più in generale dedichino moltissimo spazio a questa forma di espressione creativa; si pensi, per esempio, a canali televisivi come MTV interamente dedicati ai contenuti videomusicali e soprattutto si consideri che su internet la stragrande maggioranza dei contenuti video più visualizzati sia proprio rappresentata dai videoclip. 

IMAGinACTION e FIMI si fanno portavoce dei principali artisti e degli operatori della scena musicale italiana e chiedono al nostro Governo di voler equiparare il videoclip, forma di espressione artistica sempre più diffusa ed importante, agli altri audiovisivi che beneficiano del tax credit.

Artisti che hanno aderito